Attentato Istanbul … sembra quasi incredibile

Attentato Istanbul … sembra quasi incredibile

Ciò che mi preme maggiormente è che non ci si riduca a fare la solita sterile, anzi stupida polemica sul “complottismo”. Lungi da me ipotizzare scenari fantasiosi, io voglio tenermi esclusivamente ai “fatti”.

Tuttavia i fatti, come le fotografie o come i filmati, possono essere manipolati, ed allora “denunciare” queste manipolazioni, per le persone intellettualmente oneste, non solo è giusto, ma doveroso.

Ad esempio noi tutti, l’11 settembre 2001, quando abbiamo visto per la prima volta quelle immagini, abbiamo creduto che due aerei di linea si fossero schiantati contro le Torri Gemelle, io stesso lo pensai.

Successivamente, però, quando una persona (era un pilota dell’Alitalia) mi fece riflettere sul fatto che se due aerei avessero colpito le Torri Gemelle non avrebbero potuto “entrarci dentro e scomparire”, in quanto lo impediscono “le leggi della fisica”, ebbene mi vergognai come un bambino per quanto fossi stato tanto ingenuo da ritenere vera una cosa che poteva accadere solo “nei cartoni animati”.

Ed oggi, ovviamente, tutti coloro che hanno un minimo di cervello sanno che nessun aereo di linea ha colpito le Torri Gemelle, tuttavia le Torri Gemelle sono crollate causando migliaia di vittime, ma sono crollate per altri motivi che è inutile qui indagare.

Quindi la notizia che due aerei di linea si siano schiantati contro le Torri Gemelle … è una notizia falsa, mentre la notizia che nel crollo delle stesse siano morte alcune migliaia di persone … è una notizia vera.

Ed ancora, il filmato nel quale si vedono due aerei di linea colpire le Torri Gemelle … è un filmato falso, mentre quello del crollo delle stesse … è un filmato vero.

Fare queste banali affermazioni non significa affatto cospirare o teorizzare complotti, ma semplicemente raccontare la verità dei fatti.

Per venire ad eventi più recenti lo scorso 22 marzo, giorno degli attentati a Bruxelles, spacciandole per riprese effettuate da telecamere interne all’aeroporto della capitale belga, tutte le televisioni del mondo hanno mandato in onda un filmato falso, o meglio, che si riferiva ad un attentato di matrice cecena, avvenuto anni prima all’aeroporto di Mosca.

E una riflessione va senza dubbio fatta, perché a trasmettere quelle immagini non erano delle piccole tv locali private, ma i maggiori broadcasters del mondo, e ciò fa una differenza enorme.

Sì, perché se non siamo disposti ad accettare che neppure una televisioncina di quartiere senza mezzi economici vada su You Tube e scarichi un video spacciandolo per “qualcos’altro”, a maggior ragione riteniamo assolutamente impensabile che ciò venga fatto da quelle mega emittenti planetarie che monopolizzano di fatto l’informazione mondiale.

L’informazione, cari lettori, è una cosa seria!!!

Non sono ammesse deroghe alla verità dei fatti!

E non si può neppure ipotizzare di accettare, come giustificazione ad un simile inqualificabile comportamento da parte delle emittenti televisive, la comprensibile concitazione che si viene a creare in una redazione giornalistica nel momento in cui arriva una notizia così drammatica.

Insomma quel filmato datato, dell’aeroporto di Mosca, spacciato per immagini riprese da telecamere interne allo scalo di Bruxelles, non è stato messo in onda da un impiegatuccio che non sapendo cosa mandare in onda è andato a scaricare “qualcosa” su You Tube.

Ed è del tutto evidente che chi ha autorizzato “la bufala” si trovava ai piani alti di Sky, anzi, molto probabilmente neppure in Italia, tanto per essere chiari, e nessuno di noi ha mai saputo chi abbia inscenato questa gigantesca manipolazione dell’informazione.

Ed arriviamo a questi ultimi tragici eventi di Istanbul.

Ritengo che non sia fare del complottismo porsi delle domande.  Come ad esempio:

Come mai nell’immediatezza dei fatti la Polizia turca abbia immediatamente parlato di un commando di sette persone? Che tre si siano fatti saltare in aria è plausibile (a parte che le testimonianze delle persone non sono unanimi sul numero di esplosioni), ma in quell’inferno che si sarà creato sapere immediatamente che assieme a tre kamikaze ci fossero altre quattro persone (delle quali una sola sarebbe stata arrestata) è perlomeno singolare.

Ma appunto, di questa vicenda le cose più singolari arrivano dalle testimonianze dei viaggiatori.

In particolare dalle persone atterrate in Italia dopo aver fatto scalo all’aeroporto Ataturk di Istanbul. Ebbene erano passate poche ore dagli attacchi terroristici e queste persone hanno dichiarato che se non avessero saputo dagli organi di informazione quel che era accaduto, loro non si sarebbero accorti di nulla.

Accorti di nulla?!?

Immagino che le squadre addette alla pulizia dell’aeroporto turca siano efficientissime, ma non si trattava di raccogliere quattro vetri, ciò che tutte le emittenti televisive mondiali ci hanno mostrato era un inferno!!!

Il terminal dei voli internazionali, dove si è scatenato l’attacco, avrebbe dovuto essere completamente distrutto, almeno, ripeto, vedendo le immagini trasmette dalle varie tv. Ed invece queste persone, passando di lì solo 24 ore dopo i fatti, incredibilmente, “non si sarebbero accorte di nulla”, in quell’aeroporto funziona tutto!!!

E’ lecito porsi certe domande?

Vi riporto quanto scritto a tal proposito sul giornale bolognese “Il Resto del Carlino” che riporta un paio di testimonianze di nostri connazionali.

“Io provenivo da Baku (Azerbaijan) e se non avessi saputo quello che era accaduto non mi sarei accorto di nulla – racconta Nicola Tegoni, membro dell’organizzazione di una gara internazionale di tiro a volo e tiro a segno –. Non ho visto persone armate, la situazione era tranquilla, abbiamo fatto solo un controllo più del dovuto nell’area di transito che di solito non subiamo”. Tegoni e gli altri membri dell’organizzazione sapevano di quanto era accaduto fin dall’inizio, ma hanno deciso comunque di prendere il volo su Istanbul e di non cambiare i propri programmi. “Non serve a nulla cambiare – dice –. Se uno si fa spaventare da queste cose non va più da nessuna parte e, soprattutto, così vincerebbero ‘loro’. Se ci si lascia spaventare è finita”. Moreno Bartoli, orefice di Arezzo, martedì sera stava cenando nei pressi dell’aeroporto, ma non si è accorto di nulla se non per qualche attesa di troppo a rientrare in albergo, come conferma il figlio Samuele mentre lo aspetta al Marconi.

E’ lecito dire che tutto ciò è perlomeno strano?

Ribadisco, a scanso di equivoci, che nessuno mette in dubbio che il 28 giugno scorso all’aeroporto Ataturk di Istanbul diverse persone abbiano perso la vita, detto ciò, però, porsi dei dubbi sulla veridicità delle immagini che tutti noi abbiamo visto passare innumerevoli volte sugli schermi televisivi, è assolutamente legittimo.

Un’ultimissima cosa.

Ricorderete senza dubbio che una delle cose che nei vari attacchi terroristici ha creato le maggiori perplessità è il ritrovamento dei documenti personali degli attentatori. Celeberrimo il “miracoloso” ritrovamento della “carta d’identità” a Ground Zero l’11 settembre, ma anche quelli “dimenticati” sull’automobile dagli attentatori di Parigi e così via.

E proprio nel momento nel quale ho pensato che, perlomeno questa volta, ad Istanbul gli attentatori non avessero lasciato i loro documenti personali e quindi la loro identità, almeno per coloro che si sono fatti esplodere, non si sarebbe mai conosciuta … ebbene, proprio nel momento in cui riflettevo su questo fatto … ecco che la polizia turca mi smentisce, anche questi attentatori hanno lasciato nella loro camera i loro documenti di identità.

Conclusioni.

Lasciamo perdere le cospirazioni e il complottismo, quel che si chiede è semplicemente la verità dei fatti:

perché nessun organo di informazione nazionale od internazionale, NESSUNO, trova lecito porsi alcune domande? Perché tutte le televisioni e tutti i giornali riportano esattamente le stesse cose senza porsi interrogativi che alle persone normali sembrano soltanto logici?

Perché solo Finanza In Chiaro?

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro