
Borse: la volatilità è tornata
Wall Street prima illude, poi delude
Ferragamo festeggia l’addio del Ceo. Alle sue spalle Mediaset e Telecom. Le vendite hanno colpito in particolare Campari, Pirelli e Saipem.
Era scomparsa, e molti non ne sentivano la mancanza, ma qualunque investitore accorto sa che, anche se a volte va in letargo, prima o poi … si sveglia … e con lei bisogna sempre fare i conti.
Chi è lei?
Ma la volatilità, gioia e delizia dei traders (quando le cose vanno bene), oppure angoscia e sconforto (quando le cose vanno male), comunque sia … la volatilità lascia sempre il segno.
Ieri Wall Street ci aveva inviato un segnale, ma gli analisti lo avevano un po’ snobbato, è una risposta frettolosa alle prime parole di Jerome Powell, avevano detto, domani tutto tornerà a posto.
Ed in effetti dopo un’apertura in territorio negativo gli acquisti non si sono fatti attendere, ma il nostro indice principale, dopo aver rivisto il segno più ha ridato segnali di nervosismo, quindi … di nuovo giù in attesa di Wall Street.
E Wall Street all’inizio dava segnali confortanti, ma ben presto le vendite tornavano a subissare tutti i principali indici a stelle e strisce azzerando i guadagni trascinando in territorio negativo tutte le Piazze europee.
Londra (-0,7%), Parigi (-0,4%) e Francoforte (-0,4%) han segnato il passo, e non ha fatto eccezione la nostra PiazzaAffari.
Il Ftse Mib (-0,51%) ha visto quasi tutti i settori far segnare flessioni, deboli i titoli industriali con Pirelli (-2,70%) e Buzzi Unicem (-2,07%) fra i più penalizzati.
Male l’automotive con Ferrari (-1,54%) e Fiat (-1,04%). Male i petroliferi con Saipem (-2,21%), Tenaris (-1,70%) ed Eni (-0,77%).
Scivolano ancora le utilities con Italgas (-1,49%), Enel (-1,20%) e Terna (-1,17%), ma la maglia nera spetta ancora a Campari (-3,28%), il mercato non ha quindi gradito la trimestrale, neppure a freddo.
Contrastati invece i bancari, ai cali più marcati di Banco BPM (-1,22%) e Mediobanca (-0,87%) e quelli più contenuti di Intesa Sanpaolo (-0,19%) e Bper Banca (-0,10%) han fatto da contraltare i frazionali rialzi di Unicredit (+0,02%) ed Ubi Banca (+0,15%).
Rialzi più corposi per i titoli del comparto media: Mediaset (+1,42%) e Telecom (+1,09%) sono saliti sui due gradini più bassi del podio perché si è aggiudicata la palma di best performer di giornata Salvatore Ferragamo (+2,21%), le dimissione dell’AD Eraldo Poletto alla base dell’exploit odierno.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro