Dall'ufficio studi Cna buone notizie: “Italia, più povera, violenta e vecchia”

Dall'ufficio studi Cna buone notizie: “Italia, più povera, violenta e vecchia”

Impietoso, ma come poteva essere altrimenti, il quadro che esce dal Centro Studi del Cna che ha analizzato questi sei anno di crisi nel nostro Paese.

In Italia sono 18 milioni di persone, il 30% della popolazione, coloro che non possono permettersi un pasto adeguato almeno ogni due giorni.

Il 14,8% di tutti gli europei emarginati economicamente sono italiani, 60.000 sfratti per morosità solo nel 2012, la percentuale delle persone che non riesce a pagare l’affitto regolarmente non si calcola neppure, e sugli immobili continuano ad aumentare le tasse mettendo in ginocchio un comparto vitale.

C’è chi fa peggio di noi? Solo la Grecia.

Ma visto che le brutte notizie non arrivano mai sole ecco che sono in aumento anche i reati, dal 2007 al 2012 i furti sono aumentati del 32,5% (e certamente sono sottostimati, molti non sono neppure denunciati perché praticamente rimangono tutti impuniti), le truffe e le frodi informatiche, nello stesso periodo, hanno fatto registrare un +21,8%.

Quadruplicati poi i reati di contraffazione di marchi e prodotti industriali.

E che dire dell’aumento degli episodi di violenza familiare anche all’interno delle mura domestiche, non sono collegati alla crisi ed alle grave situazione economica in cui versa il nostro Paese?

Si dirà, è la conseguenza della crisi internazionale.

Internazionale?

Nello stesso periodo (2007/2012), in Germania, il numero di persone emarginate è diminuito.

Ma non c’entra l’euro in tutto questo, anzi, ci ha portato stabilità, ricchezza ed ha unito i popoli europei, rinsaldando il senso di fratellanza e solidarietà.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro