Elezioni nei Paesi Bassi, ecco chi ha vinto

Elezioni nei Paesi Bassi, ecco chi ha vinto

Dopo i primi exit-poll i media mainstream hanno immediatamente battuto la grancassa: “sconfitti i populisti”. La solita (dis)informazione alla quale ormai, purtroppo, ci siamo rassegnati da tempo.

Naturalmente per i media nazionali ed internazionali non importa che il partito al Governo abbia perso dei seggi e l’opposizione “populista” ne abbia guadagnati per stabilire chi ha vinto le elezioni, per loro il raffronto non deve esser fatto con le elezioni precedenti, bensì con le “previsioni”.

Seguendo questo ragionamento sarà sufficiente dire, prima delle elezioni, che i “sondaggi” indicano i “populisti” al 90% per poter sempre affermare, dopo il voto, che hanno perso, magari avendo preso “solo” l’80% dei voti.

Quindi lasciamo perdere i sondaggi che sappiamo benissimo come vengono fatti, e limitiamoci alle cose serie, ossia ai voti ed ai seggi.

Il partito del Premier Rutte, ossia il VVD (Partito popolare per la Libertà e la Democrazia) ha PERSO 8 seggi passando da 41 a 33 seggi (in totale in Olanda ce ne sono 150).

Il partito “populista” di Geert Wilders, ossia il PVV (Partito della Libertà) ha GUADAGNATO 5 seggi, ma nella realtà (cosa che nessuno vi dice) ha GUADAGNATO 8 seggi perché tre parlamentare dei quindici eletti nella scorsa tornata elettorale se ne erano andati ancora tre anni fa, quindi prima di queste elezioni il PVV aveva 12 suoi rappresentanti in Parlamento, mentre ora ne avrà 20!!!

Ma non solo, la “compagine governativa” nel suo complesso ha preso una vera e propria batosta, infatti il PvdA (Partito del Lavoro), principale alleato del VVD di Rutte ha subito un vero e proprio tracollo, passando da 38 a 9 seggi!

Quindi gli olandesi, complessivamente non hanno dato un giudizio lusinghiero su chi li ha governati negli ultimi sei anni, anzi direi che dall’elettorato sia arrivato un forte monito per il cambiamento.

Ebbene dopo un risultato del genere a voi, cari lettori, sembra normale che i giornali italiani titolino in questo modo?

Vincono i Liberali di Rutte. Wilders sconfitto (Repubblica)

Vittoria per i Liberali di Rutte. Stop ai populisti, bene i verdi (Ansa)

Il Premier Rutte vince, la Ue esulta. Sconfitto Wilders (Il Secolo XIX)

Ed il nostro Presidente del Consiglio (tal Paolo Gentiloni) ha avuto la sfacciataggine di twittare:

“No #Nexit La destra anti UE ha perso le elezioni in Olanda. Impegno comune per cambiare e rilanciare l’Unione.”

Ma al di là dei voti e dei numeri che, bontà loro, non sono opinioni, va rimarcato un fatto a mio avviso fondamentale. A pochi giorni dal voto Rutte ha preso una decisione senza precedenti: ha vietato l’atterraggio sul suolo olandese all’aereo che trasportava il Ministro degli Esteri turco che, a Rotterdam, avrebbe dovuto tenere un comizio per i propri connazionali emigrati in vista di un referendum che si dovrà tenere in Turchia, ed ancora ha fermato alla frontiera un altro Ministro turco (quello della Famiglia) che proveniva dalla Germania.

Vi immaginate cosa sarebbe accaduto se quella decisione fosse stata presa “dall’islamofobo” Wilders? Ve l’immaginate che alzate di scudi sarebbe arrivata da tutta l’Europa ed in particolare dall’Ue?

Ed ancora, vi immaginate cosa avrebbe detto Renzi e tutto il PD, se qualche Paese europeo avesse impedito alla nostra Ministra Maria Elena Boschi di tenere, in diversi Stati europei, quei comizi ai nostri connazionali emigrati in favore del referendum costituzionale del 4 dicembre (comunque finito miseramente)?

Quindi Rutte per perdere “solo” otto seggi ha dovuto comportarsi da “islamofobo”, “xenofobo”, “populista” ed anche un po’ “razzista”, insomma un’altra vittoria per Wilders.

Ma concludiamo con una piccola (mica tanto) curiosità. Il PVV dell’antieuropeista Geert Wilders è stato il partito più votato in zone molto limitate del Paese, in particolare nella parte sud, quella stretta fra il Belgio e la Germania, ebbene  sapete quale è stata la più grande città nella quale è risultato il primo partito?

Maastricht.

Che sia solo un caso?

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro