Maria Elena Boschi: che figuraccia!

Maria Elena Boschi: che figuraccia!

La povera neo Ministra, ragazza immagine del nuovo Pd renziano, è stata costretta dal suo mentore a presentarsi alla Camera e fare una figuraccia, dando una risposta perlomeno “imbarazzante” all’interrogazione parlamentare che il Movimento 5 stelle aveva presentato riguardo la nomina di un sottosegretario, Francesca Barracciu, indagata per una brutta storia di rimborsi elettorali.

Dire che la Boschi si sia dovuta arrampicare sugli specchi è dir poco, il viso teso, la voce tremolante erano i segni più evidenti di un imbarazzo che la neo Ministra non riusciva a nascondere. “Sembrava persino brutta” – hanno commentato alcuni esponenti del suo partito.

Le ridicole giustificazioni che ha dovuto portare la Boschi hanno creato più di qualche malumore proprio nel suo partito, Rosi Bindi, ad esempio, non avrà un grande acume politico, ma non si può dire che non sia una persona onesta, ed ha ammesso candidamente il “doppiopesismo” con cui il Pd ha trattato le vicende Barracciu e Gentile, l’esponente dell’Ncd che ha dovuto subire un vero linciaggio mediatico, che lo ha costretto alle dimissioni, non essendo neppur indagato.

Ma la figuraccia non ha risparmiato neppure il Presidente della Repubblica che non ha avuto alcuna titubanza nell’apporre la propria firma sulla nomina della Barracciu, persona non solo chiacchierata, ma sotto la lente della magistratura per reati “odiosi”.

Ma torniamo alla Boschi il cui debutto alla Camera non poteva essere più imbarazzante, probabilmente la neo Ministra delle riforme ha preferito le becere ed idiote allusioni pornografiche alla quale è stata fatta segno da un ebete giornalista del programma le Iene (lo stesso programma “sponsor” di Vannoni e del suo metodo truffa Stamina), piuttosto che dover diventare rossa di vergogna pronunciando le parole «Il governo non chiede dimissioni di ministri o sottosegretari sulla base di un avviso di garanzia».

Allora se siamo garantisti, cara Ministro Boschi, dobbiamo esserlo per tutti, ed attendere il terzo grado di giudizio, perché fino a a quel momento deve prevalere la presunzione di innocenza.

Invece viene sottoposto a gogna mediatica Gentile solo su illazioni e voci, mentre il Pd, quando ci tratta di loro esponenti, diventa ipergarantista.

La Barracciu, per l’inchiesta che la vede coinvolta, nonostante avesse vinto le primarie, è stata invitata dal suo partito a ritirarsi dalla corsa alla Presidenza della Regione Sardegna (lasciando il posto ad un renziano doc), ed ora doveva essere “ripagata” del bel gesto con la nomina a sottosegretario, uno splendido esempio di correttezza e trasparenza da parte del partito che fa della questione morale una sua bandiera.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro