A settembre “boom” delle ore di Cassa Integrazione. Era questa la ripresa col “botto” di cui parlava Renzi?

A settembre “boom” delle ore di Cassa Integrazione. Era questa la ripresa col “botto” di cui parlava Renzi?

Ricordate il primo agosto scorso, non molto tempo fa, quando in una dichiarazione pubblica Renzi inviatava gli italiani ad andare “tranquillamente” in vacanza che a settembre ci sarebbe stata una “ripresa col botto”?

Ebbene, oggi, ci informa l’Inps, che nel mese di settembre sono letteralmente “esplose” le richieste di ore di cassa integrazione (+43,86%), era a queste che si riferiva il nostro Premier quando parlava del “botto”?

Sappiamo già che Renzi adesso è diventato più cauto e non fa più previsioni “ad un mese” che magari gli italiani le ricordano ancora, adesso dice che la grande ripresa ci sarà in primavera. Oltre ad aver già sottolineato da parte mia che il nostro Premier non ha specificato a quale anno si riferisse, è chiaro che allungando un po’ i tempi spera che gli italiani dimentichino le sue fanfaronate.

Detto questo, però, varrà la pena soffermarci, pur brevemente, sui dati resi noti oggi dall’Inps che assomigliano ad un bollettino di guerra.

Nei primi nove mesi dell’anno, infatti, le aziende che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione straordinaria sono aumentate del 27,4% rispetto al 2013 che era già stato un anno drammatico, ma c’è qualcosa di peggio, di molto peggio …

Sempre nei primi nove mesi dell’anno i fallimenti sono aumentati del 46,62% ed i concordati preventivi del 176,19%!!!

Raggelante!!!

Cosa ci può essere di peggio?

Mi scuso così con i lettori se, all’inizio dell’articolo, su dati così terrificanti, ho fatto dell’ironia nei confronti di Matteo Renzi, dietro a quei numeri c’è sofferenza vera e non si dovrebbe scherzare.

Io però cerco di portare all’attenzione la deriva alla quale viene ormai deliberatamente portato il nostro Paese, chi dovrebbe davvero scusarsi per lo strazio al quale sta sottoponendo milioni di italiani non lo fa, anzi fa di peggio, nega l’evidenza perpetrando di fatto sofferenze indicibili.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro