Benigni, Rai: come buttare 6 milioni di euro nel cesso

Benigni, Rai: come buttare 6 milioni di euro nel cesso

Sarebbe comunque uno scandalo di proporzioni gigantesche, ma di questi tempi, in questi momenti, in cui si parla esclusivamente di milioni di famiglie che non ce la fanno più, degli italiani che sono costretti a privarsi di tutto per arrivare a fine mese, venire a sapere che la Rai ha pagato sei milioni di euro, sei milioni di euro di soldi pubblici a Benigni per fare … nulla, è davvero insopportabile.

Non so fino a quando continueremo a farci prendere per i fondelli in questo modo, ci indigniamo, ed anche con qualche ragione, degli sperperi della politica, dei privilegi della Casta, ma non sono nulla in confronto a questi sprechi scandalosi.

Eppure gli italiani, popolo bue per eccellenza, per questo non si indignano, nessuno scende in piazza ed urla che è immorale vedere la Rai, il “servizio pubblico” (adesso ho capito perché si chiama così!), buttare letteralmente i soldi di tutti noi nel cesso.

Il comico (?) toscano in cambio dei sei milioni di euro di soldi pubblici, infatti, non ha fatto nulla, ma letteralmente nulla, ha solo concesso alla Tv di Stato di trasmettere gli spettacoli che egli aveva tenuto la scorsa estate nelle piazze di Firenze.

La trasmissione televisiva è stato un flop di proporzioni gigantesche, ma ciò è solo un dettaglio, a mio avviso sarebbe comunque stato uno scandalo anche se a vedere il programma fossero stati milioni di italiani.

E’ da anni, anzi decenni, che Benigni “succhia” soldi pubblici, trovando sempre (chissà perché?) funzionari della Rai compiacenti che gli pagano cachet di proporzioni esorbitanti.

Naturalmente ciò risulta ancor più disgustoso per il fatto che Benigni si propone come difensore dei poveri, degli emarginati, colui che si contrappone ai ricchi e potenti. Il fatto che, travestendosi da giullare, egli sfrutti l’ingenuità della gente umile per arricchirsi alle loro spalle è semplicemente ripugnante.

E come concludere questo articolo?

Mi sovviene di parafrasare “L’avvelenata”, una mitica canzone d’annata di Guccini (lui sì davvero onesto e coerente!) e rivolgendomi a vari comici “di sinistra” (che bestemmia!) che inondano la nostra Tv pubblica, alle varie Littizzetto, ai vari Benigni dico: “Voi che siete capaci, fate bene, ad aver le tasche piene, e non solo i coglioni”.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro