Genova, l’Italia ha capito: applausi a Salvini e Di Maio, fischi al PD
Ciò al quale ha assistito ieri l’Italia intera in diretta tv è un evento che potrebbe cambiare i destini del nostro Paese. Per la prima volta ad un funerale di Stato vengono applauditi, anzi di più, viene tributata una vera e propria ovazione ai leaders del governo in carica e contemporaneamente vengono sonoramente fischiati i rappresentanti del precedente esecutivo.
Il Partito Democratico non poteva subire un’umiliazione peggiore!!!
L’Italia ha capito.
Le immagini dei due vice-Premier, stretti in un affettuoso abbraccio dalla gente comune, senza la necessità della benché minima misura di sicurezza, stridevano con quelle che vedavamo non molto tempo fa, quando decine se non centinaia di agenti in tenuta da antisommossa, dovevano “difendere” il Premier Renzi non da pericolosi violenti, ma dalla gente normale che voleva solo manifestare il proprio disprezzo nei confronti di un Governo che li stava depredando.
Tuttavia, se fossi uno dei due vice-Premier, mi tremerebbero le vene dei polsi, perché quell’ovazione e quel calore umano hanno un significato che va ben al di là di una stima nei loro confronti.
L’Italia intera sta dicendo a Salvini e Di Maio: siete la nostra ultima speranza!!!
E loro si ritrovano a gestire un Paese allo sfascio, oltretutto con mezzi limitatissimi con i quali operare, certo far meglio dei passati governi di centrosinistra è compito facile, ma le aspettative sono molte e l’Europa ci metterà certamente i bastoni fra le ruote.
Spero tuttavia che l’Europa, perlomeno adesso, capisca che questo Governo ha la fiducia della stragrande maggioranza della popolazione italiana e che non può continuare con i suoi NO!
Le reazioni sguaiate di alcuni esponenti del PD, evidentemente determinate da una rancorosa invidia, non meritano commento, le ridicole esternazioni di taluni miseri personaggi ricordano il frenetico dimenarsi dei pesci quando sono entrati nella nassa, stanno percependo che la loro avventura politica è giunta al capolinea e non si vogliono rassegnare, ma permettetemi invece un’ultima annotazione.
Forse può sembrare un paradosso, ma se fossi in Salvini e Di Maio mi preoccuperei leggendo come hanno titolato alcuni giornali che notoriamente sono ferocemente ostili e prevenuti nei confronti dell’attuale Governo:
Il Messaggero: “Funerali Genova, lunghi applausi al passaggio di Di Maio e Salvini. Fischi al PD”
La Stampa: “Crollo ponte Morandi: Di Maio e Salvini accolti dagli applausi ai funerali delle vittime”
Corriere della Sera: “Crollo del ponte, ai funerali Genova piange le vittime. Gli applausi al Governo”
Repubblica: “Crollo ponte Morandi: Di Maio e Salvini accolti dagli applausi ai funerali delle vittime”
Mi direte “ma come dovevano titolare? Abbiamo visto tutti in diretta tv quel che è accaduto!”. Certo, ma sapete com’è ridotta l’informazione in Italia (e non solo). Pensare che questi giornali improvvisamente si mettano a riportare quel che è accaduto realmente e non a mistificare come sempre han fatto non mi convince, temo che nascondano secondi fini davvero poco nobili, forse … si stiano smarcando, ma non mi spingo oltre.
Preferisco per assurdo titoli come quello de
La Nuova Venezia: “Crollo ponte, ai funerali la passerella di Salvini e Di Maio tra sorrisi, selfie e abbracci dei fan”
Un giornale che, a dispetto del nome, non ha nulla di nuovo, ma può dirsi coerente, continua imperterrito ad essere parziale, come è sempre stato, d’altronde l’appartenenza al Gruppo editoriale GEDI è una garanzia.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro