Il PD e le Banche, un rapporto contronatura

Il PD e le Banche, un rapporto contronatura

Il 23 maggio del 2014, cioè più di un anno e mezzo fa, scrivevo e pubblicavo questo articolo che mi sembra sia di attualità. Buona lettura.

L’elenco è talmente lungo che la statistica non può altro che scientificamente comprovare il nesso che lega il PD alle Banche dissestate. Quando la casistica è così ampia non ci possono più essere dubbi: il rapporto fra PD e le Banche è un rapporto contronatura.

Ne dimenticheremo molte strada facendo, ma vogliamo partire da una perla assoluta, Banca 121, i meno giovani di voi la ricorderanno certamente, la Banca innovativa di D’Alema, la risposta del salento alla Silicon Valley, la prima Cyberbanca d’Italia, Banca 121, che spettacolo!

Ricordiamo, anche perché non così scontato, che i creatori della cyberbanca hanno subito voluto, attraverso la denominazione, trasmettere un messaggio estremamente innovativo “121” infatti è una di quei modi barbari degli anglosassoni per dire “one-to-one” che potremmo tradurre “di persona” o meglio ancora “faccia-a-faccia”. Ed in effetti loro la faccia ce l’hanno messa … e l’hanno persa, commercializzando prodotti truffa, anche quelli con denominazione anglosassone i celeberrimi “My Way” e “4 You”.

Ancora una volta gli americani non hanno inventato nulla, i salentini già nel 1999 vendevano prodotti spazzatura, Lehmann Brothers & Co., al confronto erano dei dilettanti e non è neppure detto che abbiano loro copiato da Banca 121 certe schifezze da piazzare agli investitori.

Comunque quando stava arrivando la polizia visto che i clienti truffati erano decine di migliaia D’Alema pensò bene di togliersi dai guai rifilando Banca 121 al Monte Paschi di Siena, la fogna che tutto ingloba.

E Banca 121 fu addirittura pagata 2.500 miliardi delle vecchie lire, una cosa inaudita che ancora oggi grida vendetta.

Ma con la nostra storia siamo già passati alla perla delle perle: Banca Monte dei Paschi di Siena, la Banca più vecchia del mondo! Capite? LA BANCA PIU’ VECCHIA DEL MONDO!!! Fondata prima che Colombo scoprisse l’America!

Ebbene il PD è riuscito nell’impresa, ritenuta impossibile, di distruggere la Banca senese, di farla diventare una cloaca da bonificare. Un buco nero che ha inglobato miliardi e miliardi di euro dei quali non si sa che fine abbiano fatto.

Ma non si possono non citare anche le difficoltà in cui versa oggi un altro Istituto vicinissimo al partito di Renzi, Banca dell’Etruria, la Banca aretina che da poco ha promosso a vicepresidente, dopo tanti anni in cui è stato Consigliere di Amministrazione, Pierluigi Boschi il papà di Maria Elena, il nostro Ministro per le Riforme Costituzionali ed i Rapporti col Parlamento, sì insomma “la giaguara” tanto per intenderci.

Sembra che Banca dell’Etruria vanti un record invidiabile, il 33% dei crediti erogati, infatti, sarebbero deteriorati, in parole semplici è probabile che un euro ogni tre che la Banca ha prestato potrebbe non tornare indietro, in pratica  l’Istituto aretino sarebbe in bancarotta, si vocifera che stia arrivando in soccorso un cavaliere bianco un po’ avvinazzato, tal Gianni Zonin che si sta facendo dare un miliardo di euro dai suoi azionisti per salvare la Banca dell’Etruria. Chissà se a “suggerire” l’affarone a Zonin sia stata la Banca d’Italia dopo l’ispezione nell’Istituto aretino, e chissà se i vicentini che tireranno fuori questi soldi prendendoli dai loro risparmi sanno cosa verrà fatto del loro denaro.

Ma passiamo oltre perché l’attualità incombe, ed allora tralasciamo di parlare della Cassa di Risparmio di Ferrara e della Banca delle Marche, per fiondarci su Carige, un’altra perla del PD.

Un’altra Banca fondata prima che Colombo scoprisse l’America e che ora si trova praticamente sull’orlo del fallimento, travolta da scandali che vedono come protagonista Giovanni Berneschi, personaggio chiacchierato da sempre, ma sapete come vanno le cose in Italia.

Nel 2006 viene indagato per quella storiaccia Unipol-Banca Popolare di Lodi e scalata Antonveneta, nel 2008 viene ritenuto colpevole e quindi sanzionato dalla Consob ed allora si ritiene che sia la persona giusta e lo stesso anno viene nominato VicePresidente l’ABI (Associazione Bancaria Italiana).

Per le Banche vale così, più ne combini e più sei apprezzato.

Naturalmente l’elenco potrebbe continuare noi ci siamo limitati a segnalare i casi più eclatanti, ed allora mi chiedo, se questi qua fanno fallire tutte le Banche che controllano, non è che riusciranno nell’impresa di fare fallire l’Italia intera?

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro