Italia Paese di Pulcinella

Italia Paese di Pulcinella

Quando leggono certe notizie, spesso, gli italiani, forse rassegnati a vivere in un Paese di Pulcinella, magari riescono ancora ad indignarsi, ma nella maniera sbagliata.

Perché delle due l’una, o le notizie sono inventate di sana pianta, e allora dovremmo radiare dall’albo i giornalisti e chiudere certe testate, oppure … se sono vere … ecco, vi faccio un esempio.

Avrete certamente letto tutti di quel “professore” calabrese che avrebbe dovuto insegnare in scuole di Lodi e Codogno (altra cittadina in provincia di Lodi) ma che in cinque anni ha accumulato assenze per 1.500 giorni.

Ed allora prendiamo come esempio due siti che hanno riportato la notizia, Avvenire.it e Leonardo.it News.

Partiamo dal primo, e naturalmente dal titolo dell’articolo:

Arrestato. Anziché insegnare faceva l’avvocato

L’accento, quindi, viene messo sull’arresto della persona.

Hanno fatto bene! Avranno pensato gli italiani onesti vedendo già il losco figuro dietro le sbarre.

Peccato che leggendo l’articolo si scopre che il sedicente professore “è stato arrestato e posto ai domiciliari” … quindi nessuna gattabuia, se ne sta tranquillo in casa sua e vedrete che a giorni gli sarà tolta anche questa restrizione, siamo in Italia.

Nel raccontare i fatti poi il quotidiano cattolico parla di “Un professore di 55 anni, A.M.” … ebbene, ritengo che ci siano motivazioni di carattere giuridico, ma perché a questa persona viene garantito l’anonimato? Che senso ha riportare solo le iniziali? Tanto valeva non metterle!

Viene poi aggiunto che

In cinque anni di “insegnamento”, dal settembre del 2011 al febbraio di quest’anno, ha accumulato 1500 giorni di assenza fra malattie e congedi per motivi familiari”

e

“Dalle indagini, coordinate dalla Procura di Lodi e svolte anche con pedinamenti, è risultato che l’uomo, laureato in Giurisprudenza e abilitato alla professione legale, aveva partecipato a circa 250 udienze al Tribunale di Vibo Valentia, a 123 davanti al giudice di Pace della stessa città e a tre udienze al Tar di Catanzaro, nei periodi in cui risultava assente dalla scuola.”

E passiamo a Leonardo.it News, partendo anche in questo caso dal titolo.

Prof di diritto assente da scuola per 5 anni. Arrestato

In questo caso la parola arresto è posta in fondo al titolo, ma sostanzialmente è molto simile al titolo di Avvenire, l’accento viene posto sull’arresto quando, come sappiamo, il professore calabrese non passerà alcun giorno della sua vita dietro le sbarre, visto che anche Leonardo.it precisa “l’avvocato è così stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Lodi e almeno per il momento resterà ai domiciliari.”

Ma vengono forniti anche altri particolari come ad esempio:

“Le indagini sono scattate dopo che l’istituto in cui l’uomo avrebbe dovuto insegnare ha segnalato la questione ai finanzieri. Pedinato per oltre tre mesi, il legale avrebbe preso parte a udienze in tribunale e avrebbe svolto regolarmente la propria professione nonostante inviasse certificati di malattia (o di altre tipologie) alla scuola in cui avrebbe dovuto insegnare diritto agli alunni e in cui ricopriva anche la carica di docente di ruolo.”

Oppure:

“I finanzieri starebbero controllando anche la posizione del medico – sempre il medesimo – che avrebbe prodotto i certificati di malattia. Se saranno accertate responsabilità, l’avvocato dovrebbe rispondere anche delle somme percepite indebitamente nel corso dei cinque anni in cui non si sarebbe mai presentato a scuola (si tratterebbe di una somma di circa centomila euro). Il reato per cui potrebbe essere indagato è quello di truffa ai danni dello Stato.”

Ecco, siamo arrivati al nocciolo della questione, mi chiederete perché all’inizio dell’articolo ho scritto che gli italiani si indignano “nella maniera sbagliata”, non ci sarebbe da indignarsi per un caso del genere?

Certo!

Ma non per l’assenza di 1500 giorni. (A proposito, un anno scolastico dura 200 giorni, quindi 5 anni e mezzo, dal settembre 2011 al febbraio 2017, fanno 1.100 giorni, quindi questo qua era in malattia anche durante le vacanze di Natale e nei mesi estivi).

La notizia per cui indignarsi, tuttavia, non è che questa persona non abbia mai insegnato, la notizia per la quale indignarsi è che ci abbiano messo più di cinque anni prima di muoversi!!!

Io mi chiedo:

Dopo un anno che le scuole di Lodi e Codogno non avevano neppure visto questi tipo, non hanno segnalato la cosa alla Guardia di Finanza?

E dopo due anni?

E dopo tre anni?

E dopo quattro anni?

Hanno dovuto attendere cinque anni per segnalare la cosa oppure l’avevano segnalata per tempo e la Guardia di Finanza non si era mossa?

Nel primo caso vanno presi i dirigenti scolastici che non hanno segnalato per ben cinque anni questo scandalo e licenziati in tronco, sono incapaci e vadano a fare altri lavori, forse sono più portati per lavori manuali.

Nel secondo caso vanno presi i Dirigenti della Guardia di Finanza che non sono intervenuti prima e vanno licenziati, anche loro ovviamente sarebbero inadeguati al ruolo che ricoprono e svolgerebbero più proficuamente lavori manuali.

E non finisce qui, perché gli italiani dovrebbero indignarsi anche per altri fatti.

Ad esempio perché nel dare la notizia viene usato in continuazione il “condizionale” come ad esempio nell’articolo di Leonardo.it

il legale avrebbe preso parte a udienze in tribunale e avrebbe svolto regolarmente la propria professione”

oppure

“I finanzieri starebbero controllando anche la posizione del medico – sempre il medesimo – che avrebbe prodotto i certificati di malattia”

ed ancora

l’avvocato dovrebbe rispondere anche delle somme percepite indebitamente nel corso dei cinque anni in cui non si sarebbe mai presentato a scuola (si tratterebbe di una somma di circa centomila euro). Il reato per cui potrebbe essere indagato è quello di truffa ai danni dello Stato.”

Questa persona ha fatto 1.500 giorni di assenza in cinque anni sì o no? Se sì, perché usare tutta questa prudenza, se no, perché inventarsi una notizia?

Mai poi “pedinato per tre mesi”?!?!?

Ma quanto ci è venuto a costare? Bastava un giorno!!! Se dovevi essere a scuola in Lombardia, ed invece eri in Calabria a fare l’avvocato … allora … basta così! Perché far perdere tre mesi a non so quante persone della Guardia di Finanza per pedinarlo. Che senso ha?!? Ripeto, in un Paese normale, bastava un giorno!!!

E poi il medico che produceva questi certificati, occorre radiarlo immediatamente dall’ordine, anche lui a fare lavori manuali, non può una persona del genere svolgere quella professione!

E ciliegina sulla torta “l’avvocato dovrebbe rispondere anche delle somme percepite indebitamente nel corso dei cinque anni in cui non si sarebbe mai presentato a scuola (si tratterebbe di una somma di circa centomila euro).

Quanta prudenza, ma scusate, per cinque anni non si è presentato al lavoro ed ha incassato lo stipendio e noi stiamo a usare tutta questa prudenza … “dovrebbe rispondere anche …”, in un Paese normale come minimo gli si requisiscono immediatamente tutti i beni a lui intestati, come minimo.

Ma voglio comunque terminare con un sorriso.

Sapete quali sono state le persone più fortunate in tutta questa vicenda?

Quelli che avrebbero dovuto essere i suoi alunni!!!

Hanno scampato un bel pericolo …

… farsi insegnare Diritto da uno così …

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro