La cassa integrazione crolla? Sì perché non ci sono più soldi!

La cassa integrazione crolla? Sì perché non ci sono più soldi!

Ormai da tempo in Italia non si può più parlare di “informazione”, la televisione, i giornali ed i media in generale sono completamente asserviti al “potere”, intendendo, con questo termine, non la politica, ma quella cosa che ci sta sopra e la manovra.

L’ennesimo esempio è arrivato da come è stata riportata la notizia della riduzione delle ore di cassa integrazione registrata nel mese di giugno.

Il giornale Repubblica titola “Inps, netto calo delle ore di cassa integrazione. Giù anche la disoccupazione” e via a snocciolare una serie di dati che, se fossero veri, dovremmo istituire per l’occorrenza una festa nazionale.

Perché il fatto è proprio questo: voi vi siete accorti che nel mese di giugno la situazione economica italiana si è completamente ribaltata? Avete percepito che, improvvisamente, siamo passati dalla crisi più nera ad un vero e proprio boom economico?

Direi di no! La situazione continua ad essere critica ed eventualmente in lento e costante peggioramento.

Ed allora mi domando: se l’Inps comunica che le ore di cassa integrazione nello scorso mese sono calate del 24,3%!!! Diconsi del ventiquattro virgola tre percento, ossia di quasi un quarto, se sono un giornalista e faccio il mio lavoro con onestà, scrivo d’impulso un articolo dai toni triofalistici? Oppure mi devo chiedere da dove arriva quel dato?

Evidentemente ci devono essere delle motivazioni “straordinarie” che giustifichino una diminuzione così considerevole delle ore di cassa integrazione e, guardate un po’ che strano, capiremmo subito che non c’è proprio nulla per cui festeggiare.

In pratica la gran parte dei lavoratori ha perso i requisiti per chiedere l’assegno per via di un blocco dei fondi, e quindi, per loro, il dramma si sta trasformando in disperazione, altro che toni trionfalistici, questo è l’ennesimo passo in avanti … verso il baratro.

I sindacati hanno quindi indetto due giornate di mobilitazione per il 22 ed il 24 luglio durante le quali, davanti a Montecitorio, chiederanno a gran voce il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga.

Purtroppo sappiamo che comunque vada, qualunque promessa riusciranno ad avere dal nostro Governo, non sarà certo una soluzione per i problemi del mercato del lavoro, certo potrà arrivare l’ennesimo sussidio, ma servirà solo a prolungare (e di poco) l’agonia dei milioni di italiani che devono ricorrere ad aiuti pubblici per dar da mangiare ai propri figli.

Non entriamo quindi nel merito di ciò che si debba fare per uscire da questa spaventosa crisi, rileviamo soltanto che per l’ennesima volta la stampa italiana (quasi al gran completo) ha stravolto ancora una notizia tramutando un vero e proprio dramma in un evento addirittura da festeggiare.

Ma a Palazzo Chigi si continua a parlare di Senato elettivo o meno, se e quanti sindaci devono farci parte e via di questo passo … tutte cose che agli italiani interessano meno di nulla.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro