L’Istat conferma crescita ZERO, per Matteo Renzi l’ennesima figura di m…

L’Istat conferma crescita ZERO, per Matteo Renzi l’ennesima figura di m…

Avevan fatto di tutto Renzi e la sua gang, e questa volta non ci avevano messo la faccia i soliti “due di picche” come il vice ministro Enrico Morando o la sottosegretaria Paola De Micheli il cui compito è quello di andare a fare figuracce in televisione, stavolta ci aveva messo la faccia anche il Ministro Pier Carlo Padoan.

Non che Padoan non avesse egli stesso, già da tempo, perso la faccia , ma ultimamente si era molto defilato lasciando ai suoi galoppini l’ardito compito di presentarsi davanti ai teleschermi per difendere … l’indifendibile, ossia per cercare di far credere che il motore del nostro sistema economico ormai era stato avviato e la strada della ripresa era stata imboccata.

Spieghiamo bene quel che è successo e perché è di una gravità unica.

L’Istat, ma in generale tutti gli uffici di statistica governativi, per non comunicare con eccessivo ritardo il dato sulla crescita economica trimestrale lo determinano anche in assenza di alcuni dati relativi ai servizi che normalmente arrivano con un certo ritardo, in gergo quindi si dice che la rilevazione viene annunciata “in prima lettura”.

Naturalmente il dato “in prima lettura” è già molto indicativo, visto che normalmente può differire di uno 0,1% in più o in meno a seconda appunto dell’incidenza che avranno quelle rilevazioni che arrivano con ritardo.

Ebbene come tutti sappiamo la crescita economica dell’Italia nel secondo trimestre dell’anno “in prima lettura” era stata stimata dall’Istat pari a 0 (ZERO). Per il governo Renzi la solita figura di m… poiché tutti gli altri Stati europei avevano avuto una crescita positiva, con esclusione della Francia che però in quel periodo era stata attraversata un’ondata impressionante di scioperi contro la “loi travail” che avevano paralizzato il Paese.

La Spagna, che ricordiamo è priva di Governo per una crisi istituzionale senza precedenti, ha avuto una crescita dello 0,7% nel secondo trimestre dell’anno e del 3,2% su base annua!!!

Noi 0 (ZERO), una cosa umiliante.

Ebbene, allora Padoan per elemosinare almeno un +0,1%, nei giorni scorsi si è esposto dicendo che dai dati sui servizi in suo possesso, le sue attese erano per un risultato definitivo che avesse mostrato un progresso, insomma un segno più, anche se minimo.

In pratica stava cercando di fare pressioni sull’Istat affinché comunicasse oggi un +0,1% che sarebbe stata comunque una crescita ridicola, ma avrebbe permesso ai nostri governanti di poter andare in televisione a dire che l’Italia sta crescendo.

L’ingerenza di Padoan, capirete bene, è stata qualcosa di sconsiderato e di unico nel panorama mondiale.

Ricordiamo per inciso che l’attuale Presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, è stato uno dei primi nominati da Renzi appena salito a Palazzo Chigi e che quella nomina era stata seguita da una serie infinita di polemiche sulle reali competenze in materia per quanto riguarda appunto la persona prescelta.

Ma c’è di più, molto ma molto di più, perché proprio recentemente si è consumato l’ennesimo scandalo per quanto riguarda appunto le nomine di persone in ambito governativo.

Sempre all’Istat, infatti, era vacante una poltrona, quella di “Capo dipartimento della raccolta dati e dello sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione dell’informazione statistica”. Lo capisce anche un ebete che un incarico del genere deve essere dato ad un tecnico, come minimo ad uno statistico, ed invece chi ha nominato Renzi?

Tal Valerio Fiorespino ex capo delle risorse umane della Rai!!! Persona laureata in giurisprudenza e senza alcuna preparazione specifica nel settore. Insomma uno scandalo!!!

Scandaloso inoltre che l’Istat abbia giustificato quella nomina riportando, in un comunicato, che Fiorespino era stato scelto  “nell’ambito di un ampio e qualificato ventaglio di manifestazioni di interesse”. Figuriamoci. Insomma al peggio non c’è mai fine!!!

Ebbene, nonostante tutto ciò, ossia nonostante questi scandali, l’Istat oggi ha comunicato il dato definitivo, confermando quanto era già emerso “in prima lettura” ed ossia che la crescita economica dell’Italia nel secondo trimestre dell’anno è stata pari a 0 (ZERO).

Insomma per Renzi l’ennesima figura di m…

Il nostro Premier ha dovuto quindi presentarsi stamane davanti alla stampa e riconoscere quanto determinato dall’Istat, dovendo accontentarsi di dire che comunque, alla fine dell’anno, la nostra crescita risulterà positiva.

Fatemi ora fare una chiosa al tutto. Rimane una cosa scandalosa che il Presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, abbia dovuto rilasciare un’intervista nella quale ha dichiarato di non aver subito dal Governo pressioni per manipolare il dato sulla crescita del secondo trimestre, excusatio non petita …

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro