Monti si complimenta con Letta per il nuovo record del debito pubblico

Monti si complimenta con Letta per il nuovo record del debito pubblico

 

Tutto si potrà dire del nostro ex Premier, Mario Monti, ma non che non sia un signore, un vero gentleman.

La foto sopra lo testimonia, non appena venuto a conoscenza del nuovo record storico per il nostro Debito Pubblico si è immediatamente complimentato con il suo successore, artefice di questa titanica impresa.

Certo per Monti può anche esser più facile fare il gentleman con colui che gli ha soffiato il record, lui comunque rimarrà nella storia per esser stato il Presidente del Consiglio che è riuscito a far salire il debito pubblico italiano oltre i 2.000 miliardi di euro, un risultato raggiunto in pochi mesi di governo con un’impressionante escalation.

Ma anche Letta ci ha dato dentro di brutto, nei primi 11 mesi del 2013 il debito è aumentato di 114,6 miliardi quindi con una media superiore ai dieci miliardi al mese.

Enrico! Dimmi!

Adesso i conti sono in ordine?

Ora ci possiamo agganciare alla ripresa?

Abbiamo fatto bene i compiti? (quelli che ci aveva assegnato la “maestrina” Troika)

Enrico, strano che non ti abbia sentito al Tg1 vantarti del risultato raggiunto, ti vedo tutti i giorni intervistato dai giornalisti (forse il termine è eccessivo) del Tg nazional-popolare che ti fanno domande scomodissime, toglimi questa curiosità: ma gli imponi tu di genuflettersi o viene loro spontaneo dopo anni e anni di inchini verso il potere?

Provo a farti un’altra domanda: ho sentito, sempre dal rapporto di Bankitalia, che nei primi undici mesi del 2013 sono calate le entrate fiscali, ma è perché le imprese chiudono o perché hai abbassato tu le tasse?

Comunque Enrico mi congratulo anch’io per il risultato che hai raggiunto, ma permettimi di complimentarmi anche con Mario Monti visto che ho appena appreso della sua nomina a Presidente del Gruppo Europeo, dovrà così decidere le nuove tassazioni a livello continentale.

Anche questa nomina testimonia di come le eccellenze italiane non vengano adeguatamente apprezzate in patria mentre trovino riconoscimenti a livello internazionale. Chi più di Mario Monti ha competenze in questa materia?

Possibile che le nostre migliori menti per esprimersi al meglio debbano emigrare?

Italiani, ingrati, che non avete premiato una formazione politica come Scelta Civica, il cui granitico gruppo dirigente, ancorato ai solidi ideali sui quali è stato fondato il partito, ha dato prova di unità, lealtà e dedizione assoluta per il bene del nostro Paese.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro