Popolo greco, basta piagnistei

Popolo greco, basta piagnistei

Avete presente quando al vostro diniego di dare del denaro la zingara, nella sua lingua, vi manda bellamente a quel paese? Ebbene il comportamento del Ministro della Difesa greco, Panos Kammenos, mi ha fatto venire alla mente quella immagine.

Non mi fai l’elemosina? E allora io ti mando un’orda di migranti.

In sintesi è questo ciò che ha detto, rivolgendosi in particolare alla Germania, il politico ellenico durante un incontro del suo partito, l’ANEL, quella formazione di destra che governa attualmente assieme a Syriza.

L’uscita di Kammenos sembra proprio una reazione rabbiosa di una persona disperata, qualcosa quindi di molto distante da ciò che normalmente ci attenderemmo sentire da un personaggio politico.

Ma sui media, perlomeno quelli italiani, quasi nessuno ha fatto notare questa “anomalia” nell’attuale esecutivo ellenico, e cioè che è formato da una coalizione destra/sinistra (o meglio sinistra/destra) che in ogni altra parte del mondo risulterebbe perlomeno assurda.

La Grecia, da questo punto di vista, risulta così il prototipo per aggregazioni politiche che fino a poco tempo fa sarebbero risultate più che assurde.

Ve lo immaginate un governo in Italia in cui coabitano quelli di Casa Pound con i Centri sociali? Lo so che la mia è una provocazione, ma permettetemela, mi serve solo per far notare che personalmente, più della “particolarità” della coalizione governativa greca, mi stupisce il fatto che sui nostri giornali, di qualsivoglia schieramento, nessuno abbia particolarmente evidenziato perlomeno la singolarità della cosa.

Semplificando potremmo dire che la base comune fra Syriza ed Anel non sta tanto (o solo) nel nazionalismo, quanto nel populismo. Le due formazioni politiche, almeno finora, dialogano perfettamente e rispondono all’unisono nei confronti dell’Eurogruppo, quasi un “comun sentire”.

E devo dire che personalmente ne sono pure felice visto che questa alleanza conferma ciò che ho sempre sostenuto, ossia che la destra e sinistra abbiano più punti di contatto che non due partiti di centro, uno più liberista e l’altro più statalista.

Non serve neppure ricordare esempi arcinoti come la figura di Mussolini direttore dell’Avanti e fondatore del Fascismo, né rispolverare la “vecchia” teoria degli opposti estremismi.

Ma torniamo alla nostra Grecia, perché obiettivamente da questa coalizione governativa mi aspettavo qualcosa di meglio che non piangere e strillare perché l’Europa non sembra più disposta a sovvenzionarla.

Dove sta l’orgoglio nazionale quando il leader di una formazione ufficialmente di destra si abbassa a minacce puerili pur di raccattare l’elemosina?

Al popolo greco chiedo dov’è lo spirito che vi ha portato ad essere il primo esempio di democrazia al mondo? Un esempio a tutt’oggi mai eguagliato? Perché quindi abbassarsi fino a questo punto?

Avete proprio ora ancora una grande occasione, quella di indicare, a tutti gli altri Paesi del Vecchio Continente, la strada da percorrere affinché l’Europa torni ad essere un punto di riferimento ed un fulgido esempio per l’umanità intera.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro