Povero Bersani, non si è ancora ripreso

Povero Bersani, non si è ancora ripreso

Il riferimento non è alle conseguenze dell’emorragia cerebrale che lo ha colpito nei primi giorni dell’anno che, fortunatamente, l’ex Segretario del Pd ha brillantemente superato, ma alla “sconfitta” elettorale del 2012 ed ai successivi tentativi, miseramente falliti, di formare un Governo.

Insomma, quella sconfitta elettorale, soprattutto per la maniera in cui si è manifestata, avrebbe certamente avuto riflessi negativi per qualsiasi uomo politico, ma su Bersani gli effetti sono stati devastanti.

Da Segretario del partito e Presidente del Consiglio in pectore, Bersani è stato ridotto ad una pezza da piedi, insomma, molto peggio di una rottamazione.

Accantonato e dimenticato da tutti ha poi dovuto anche subire l’umiliazione di vedere il proprio partito, guidato da Renzi, superare il 40% alle elezioni europee, per lui quindi un ulteriore schock.

Accantonato e vilipeso Bersani sembrava, così, politicamente, sul viale del tramonto, quando, con uno scatto d’orgoglio, ha voluto ancora dire la sua …

… faceva meglio a starsene zitto …

… perché ha detto una colossale panzana.

Egli, infatti, ha voluto sparare una bordata contro il suo nemico giurato, colui che lo ha umiliato … chi? Napolitano? Macché! Chi? Berlusconi? Ma dai! E allora chi? Ma Matteo Renzi, quello che gli ha preso tutto, partito, governo e … dignità.

Ed allora, nell’estremo tentativo di fare uno sgarbo a Renzi, Bersani ha detto che: “Il patto del Nazareno serve solo a far salire Mediaset in Borsa”.

Una monumentale sciocchezza.

Innanzitutto il patto del Nazareno è stato “siglato” dieci mesi fa e precisamente il 18 gennaio scorso era un sabato, alla ripresa delle contrattazioni in Borsa, il lunedì successivo, il titolo Mediaset è sceso dello 0,42%, il martedì è sceso nuovamente (-0,1%), ok direte, ma dopo due sedute prudenti il titolo avrà fatto un boom.

Altro che boom, il terzo giorno Mediaset è crollato del 3,94%!!!

Il mercato, proprio come dice Bersani ha accolto con entusiasmo il patto del Nazareno!!!

Se Bersani capita sotto le sgrinfie degli azioni Mediaset, mi sa che fa una brutta fine.

Perché oggi, ripeto, a dieci mesi dalla firma del Patto, il titolo Mediaset  vale il 23,04% IN MENO!!!

Bersani ti do un consiglio, tienti alla larga dagli azionisti Mediaset che se ti sentono dire un’altra bestemmia come quella che il patto del Nazareno ha aiutato solo Mediaset a salire in Borsa, potrebbero diventare violenti. Già hanno perso soldi, e tanti, e non sopporterebbero oltretutto sentirsi presi in giro da te.

Ma Bersani si riferiva allo scorso 12 novembre quando c’è stato un nuovo incontro fra Renzi e Berlusconi che hanno manifestato la volontà di proseguire sulla strada condivisa ad inizio anno.

Ed allora Bersani non sa neppure che quel giorno il titolo Mediaset ha avuto un bel rimbalzo (+6,06%) perché ha comunicato una trimestrale decisamente migliore delle attese, i conti, infatti, hanno evidenziato, a sorpresa, una tenuta dei ricavi che, visto il momento di depressione che attraversa il nostro Paese, è da considerare un risultato straordinario.

Ed in ogni caso dal 7 aprile, giorno in cui Mediaset ha fatto segnare la maggior quotazione dell’anno, il titolo aveva visto praticamente solo vendite (ed il patto del Nazareno continuava ad essere valido!) arrivando a perdere in questi sette mesi quasi il 40%!!! Ed ancora adesso, pur con il boom di Borsa di cui parla Bersani, Mediaset STA PERDENDO il 32% rispetto alle quotazioni di aprile.

Basta così?

No! Se volete vi aggiungo anche che oggi in Borsa il titolo Mediaset ha le stesse quotazioni che faceva segnare nel 1998!!!

In altre parole un investitore che avesse investito nel titolo Mediaset, 16 anni fa … ad oggi non avrebbe guadagnato una beata fava!!! Dopo 16 anni un bel risultato!!!

E’ probabile che dopo questa sciocchezza Bersani torni nel dimenticatoio in cui era stato relegato, non è un male per l’Italia, la considerazione più amara, però, è che se questi sono gli esponenti di punta del partito che in Italia raccoglie più del 41% dei voti … siamo messi bene!

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro