Renzi porta l'Italia verso lo scontro sociale

Renzi porta l'Italia verso lo scontro sociale

Gli italiani hanno dimostrato di avere una capacità di sopportazione che non ha eguali al mondo, ma per quanto possa apparire “infinita” nella realtà c’è un limite a tutto e si arriverà inevitabilmente ad un punto di rottura.

In quest’ottica Renzi ha dato un’accelerata impressionante facendo capire chiaramente di essere un fantoccio nelle mani di coloro che vogliono portare l’Italia verso il disfacimento e lo scontro sociale.

Il fatto è che, molto probabilmente, l’Italia è già fallita solo che non lo si dice perché alcuni Stati stranieri (Germania e Francia in particolare) detengono ancora quota importanti del nostro debito pubblico.

Al momento il nostro Stato è rimasto ancora in piedi grazie a milioni di lavoratori autonomi che lavorano almeno 12 ore al giorno, sabati e domeniche comprese, senza alcuna tutela ed assoggettati ad una pressione fiscale che non ha eguali al mondo.

Dall’altro lato c’è una pletora di dipendenti pubblici che hanno tutte le tutele di questo mondo, non vengono toccati neppure se colti in flagrante mentre rubano.

Il peso di questa crisi spaventosa, che continua da anni, è stato sopportato interamente dai privati: imprenditori, liberi professionisti, lavoratori autonomi, artigiani, commercianti e lavoratori dipendenti del settore privato che lottano quotidianamente per riuscire a portare a casa uno stipendio a fine mese.

Non se ne sono neppure accorti della crisi, invece, i dipendenti pubblici che, salvo qualche rara ed apprezzabilissima eccezione, hanno continuato imperterriti a timbrare i cartellini ed andarsene al bar, dal parrucchiere oppure a fare la spesa, in spregio di tutti coloro che invece sono costretti a lavorare il doppio per cercare di mantenere il proprio posto di lavoro.

La disparità è talmente stridente che non può continuare a lungo, soprattutto se Renzi continuerà sulla strada annunciata e cioè di togliere ancora ai lavoratori autonomi per dare ai dipendenti, in particolare della pubblica amministrazione perché lì ha il suo bacino di voti.

I pasti gratis non solo sono finiti, ma non ci sono mai stati, tutto si paga, e se qualcuno vive alle spalle dello Stato sta vivendo alle tue spalle.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro