Segui le “traccie” … e arrivi alla Fedeli

Segui le “traccie” … e arrivi alla Fedeli

Tutta l’Italia si è sbellicata dalle risate per il gigantesco strafalcione comparso sul sito del Ministero dell’Istruzione, non tutti, però, hanno notato che quella vicenda ha portato alla luce una situazione perlomeno sconfortante, se non allarmante.

In pratica l’errore di ortografia non è neppure la cosa più grave, ancora una volta infatti “la toppa è risultata peggiore del buco”. Vediamo perché.

Dopo lo strafalcione, il Ministero della Pubblica Istruzione ha diramato una nota ufficiale scusandosi dell’accaduto, ma andiamo a leggere questa nota …

“Abbiamo visto il refuso sul sito degli Esami di Stato e siamo subito intervenuti per farlo correggere. Si tratta di un errore di battitura, di un errore materiale che, naturalmente, non doveva esserci, tanto più su una pagina che riguarda gli Esami”

E’ chiaramente una giustificazione falsa, quello non è affatto un errore di battitura. Mi spiego. Si ha un errore di battitura quando inconsapevolmente si digita sulla tastiera in maniera errata, l’esempio classico avviene quando per sbaglio vengono premuti contemporaneamente due tasti adiacenti ed entrambe quelle lettere quindi vengono riportate sullo scritto.

Ma non è ovviamente questo il caso, le lettere “c”, “i” ed “e”, come ognuno può verificare, sono distanti fra di loro sulla tastiera, ne consegue che chi ha scritto “traccie”, dopo aver scritto la seconda “c”, va a digitare volontariamente la lettera “i” prima di digitare la “e”.

Quindi nessun “errore di battitura”, nessun “errore materiale”, bensì errore da parte di un illetterato.

Ma il peggio si ha nella seconda parte di quella nota diramata dal Ministero:

“Il fornitore tecnico che gestisce l’inserimento dei contenuti sul sito del Ministero ci ha fatto pervenire una lettera di scuse per l’episodio accaduto che arreca un danno d’immagine alla nostra istituzione”.

Viene quindi espressamente detto che chi “gestisce l’inserimento dei contenuti sul sito del Ministero” è un “fornitore tecnico”, ma …

Chi è questo “fornitore tecnico” che scrive sul sito del Ministero???

A quale titolo scrive sul sito del Ministero???

Ha per caso vinto un concorso per avere un simile incarico???

Personalmente, da cittadino, non sono per nulla d’accordo che un “fornitore tecnico”, a me sconosciuto, abbia la facoltà di inserire direttamente contenuti sul sito di un qualsiasi Ministero. Le informazioni contenute su un sito “istituzionale” devono essere divulgate soltanto da coloro che ricoprono uno specifico ruolo all’interno dell’Istituzione e possano rispondere così del loro operato.

Se infatti sul sito di un Ministero compare un’informazione errata che procura un danno alla cittadinanza, chi ne risponde a livello legale?

In conclusione, quindi, mi auguro che la “giustificazione” dell’errore ortografico sia falsa, in altre parole che “traccie” sia stato effettivamente scritto da un dipendente del Ministero della Pubblica Istruzione.

In questo caso si appurerebbe che al Ministero lavorano persone con qualche lacuna nella conoscenza della lingua italiana, dopotutto non una grande sorpresa, saremmo invece molto più preoccupati nel sapere che “persone non identificate” sono autorizzate ad inserire contenuti sul sito del Ministero senza neppure un controllo preventivo.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro