Il gigantesco scandalo (insabbiato) del Jobs Act

Il gigantesco scandalo (insabbiato) del Jobs Act

Nello scorso maggio in Italia era scoppiato uno scandalo di tali proporzioni che in qualsiasi altra parte del mondo avrebbe causato una immediata crisi di Governo e probabilmente anche la fine della carriera per i politici che ne erano rimasti coinvolti.

In Italia, naturalmente, non è successo nulla!

Insabbiato … e basta!

Fa specie oltretutto constatare che neppure le opposizioni hanno cavalcato più di tanto la vicenda, anzi non l’hanno cavalcata per nulla, forse perché lo scandalo era proprio di tali proporzioni che non conveniva a nessuna forza politica scoperchiare quella vergogna nazionale.

Mi riferisco alla gigantesca truffa messa in pratica utilizzando il Jobs Act, si proprio la celeberrima riforma del mercato del lavoro della quale si vanta Renzi.

In sintesi il Jobs Act era un tentativo di far aumentare l’occupazione dando principalmente due grandi benefici alle aziende che avrebbero assunto nuovo personale: in primis la possibilità di licenziare anche senza giusta causa, cioè la famosa abolizione dell’arcinoto Art. 18, ma soprattutto un contributo, da parte dello Stato, pari a 8.000 euro l’anno per ogni persona assunta, e per una durata di tre anni.

Visti i miseri stipendi che si percepiscono in Italia ciò equivale a dire che quasi la metà dello stipendio del nuovo dipendente sarebbe stata pagata per tre anni, dallo Stato. Insomma un “incentivone”!!!

A parte ricordare, per inciso, che in questo modo le aziende avrebbero potuto assumere per tre anni nuovo personale che gli sarebbe costato la metà e poi al termine del periodo nel quale avrebbero incassato gli incentivi licenziare queste persone, dico, a parte questa banale constatazione, cosa è accaduto in Italia?

E’ accaduto che “qualche” impresa ha pensato che facendo le cose secondo la legge avrebbe comunque dovuto pagare, anche se solo per la metà, gli stipendi del nuovo personale e poi queste persone avrebbero prodotto delle “cose” che non sarebbero riusciti a vendere perché i consumi in Italia sono fermi e stagnanti da anni ed all’estero non è che galoppano, mentre le stesse aziende avrebbero avuto un fortissimo guadagno se fossero riuscite a farsi dare dallo Stato il contributo di 8.000 euro l’anno per ogni nuovo dipendente, ma … senza assumere nessuno!!!

Ma … mi direte … questa è una truffa!!!

Certo che è una truffa!!!

Ed allora sarà stata messa in opera da pochi, pochissimi truffatori, insomma le persone disoneste sono sempre una minoranza.

Ebbene “qualcuno” la truffa l’ha messa in opera, e qualcun altro l’ha scoperta.

Anche voi penserete, come logica farebbe supporre, che ad accorgersi della truffa sia stato un Ministero coinvolto in questa sconvolgente riforma del mercato del lavoro che va sotto il nome di Jobs act, che so, il Ministero del Lavoro? Oppure il Ministero dell’Economia e delle Finanze? Oppure il Ministero dello Sviluppo economico?

Macché questi non si sono accorti di nulla!!!

A scoprirlo è stata l’Inps (quel solito rompiballe di Tito Boeri)!

Ok, cosa ha scoperto l’Inps? Che in Italia c’è qualche imprenditore furfantello che ha cercato di approfittare della situazione con una truffa da strapazzo subito scoperta?

Non proprio!

Ha scoperto che i “falsi-assunti” (dopo l’esercito di “falsi invalidi” l’Italia non si è fatta mancare nemmeno un bel po’ di “falsi-assunti”) non erano proprio quattro gatti bensì, udite udite … almeno 100.000 persone!!!

E 100.000 false assunzioni sono solo quelle scoperte dall’Inps, e quante sono quelle che l’Inps non è stata in grado di scoprire? Il doppio? Il triplo? O quattro volte tanto?

E sapete quante aziende è stato accertato che abbiano fatto imbrogli in tal senso?

60.000!!!

Sessantamila aziende! E queste sono solo quelle accertate. E quante sono quelle che hanno truffato lo Stato e che non sono state scoperte? Il doppio? Il triplo? Dico … quante???

Solo il danno accertato ammonta a circa  600.000.000 seicentomilioni di euro, e quello non accertato???

E non sono state neppure prese in considerazione le aziende fittizie, ossia quella aziende che non sono mai nate e sono state costituite solo per incassare i contributi pubblici per un personale che non è mai stato assunto, visto che non è mai esistito!

Ma poi, cari lettori, pensateci un attimo, qual è la cosa più scandalosa di questo gigantesco scandalo?

E’ che questi soldi che sono andati alle aziende, vere o fasulle, che hanno truffato lo Stato da dove vengono? Ma se lo Stato siamo noi, è ovvio che vengono … da noi!!!

Sono soldi che il Governo ha preso ai pensionati ed ai lavoratori italiani per darli … ai truffatori!!! E Renzi se ne vanta!!!

Fatemi tornare a respirare.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro