Il 730 precompilato? Un altro stratagemma per aumentare la pressione fiscale

Il 730 precompilato? Un altro stratagemma per aumentare la pressione fiscale

Mettetevi nei panni di Renzi, vuole aumentare la pressione fiscale perché non riesce a ridurre la spesa pubblica e quindi i vincoli di bilancio imposti dall’Europa lo obbligano ad aumentare le entrate: come fare senza che gli italiani se ne accorgano?

1 – Introdurre nuove tasse (passatemi il termine “popolare”, per l’esattezza sarebbe più corretto parlare di tributi che è il termine che racchiude in sé imposte, tasse, contributi ecc. ecc.), ovviamente gli italiani se ne accorgerebbero. Quindi? Quindi si usa il termine ambiguo di “semplificazione”, una parola che non incute paura, tutt’altro, evoca una “riduzione”, ma vedrete che invece si tratterà di un inasprimento fiscale. L’esempio classico, sono pronto a scommettere quel che volete, sarà l’introduzione della nuova IUC (Imposta Unica Comunale) che raggrupperà l’ex Imu e Tares. Vedrete che, contrariamente a quanto diceva Totò, in questo caso “La somma NON fa il totale”, ma qualcosa di meno, ossia il totale (la IUC) sarà superiore alla somma delle due parti (IMU + Tares).

Qualcuno crederà alla storiella della “semplificazione”, la maggioranza però degli italiani si renderanno conto dell’imbroglio, ma non succederà nulla perché siamo un popolo di rassegnati e mettiamo già in conto che qualsiasi “novità” è nella realtà una “fregatura”.

Ma ovviamente non basta questo per far aumentare le entrate in maniera significativa, quindi?

2 – Ridurre le detrazioni fiscali. Anche in questo caso, però, se semplicemente venissero abolite delle voci di spesa detraibili, che so, per fare un esempio se abolissero la detraibilità delle spese mediche, gli italiani se ne accorgerebbero subito, ed ecco allora lo stratagemma.

La parola magica è sempre la stessa “semplificazione”.

Gli italiani cosa hanno sempre detto essere “complicato”? Naturalmente il modello 730 … ed allora “semplifichiamolo”. Cioè ce lo precompila la stessa Agenzia delle Entrate.

Naturalmente non può sapere alcune voci (facciamo sempre l’esempio delle spese mediche) che possono essere detratte dall’imponibile, per cui o lo completiamo noi direttamente o, come spesso accade, ci affidiamo a professionisti, naturalmente pagando! Una parcella che potremmo tranquillamente definire “tassa sul pagamento delle tasse”.

Ma eccoci arrivati alla “fregatura”.

Lo Stato ha infatti enormemente aumentato le sanzioni contro una dichiarazione fiscale “infedele”, ed a pagare questa salatissima multa sono chiamati proprio coloro che hanno redatto il modulo 730, quindi nella fattispecie o il contribuente stesso, o il professionista al quale si è affidato.

Con questa spada di Damocle sopra la testa come si comporteranno i professionisti (Caf compresi)? Non avranno altra scelta che compensare il maggior rischio con l’inasprimento della parcella.

Quindi la “tassa sul pagamento delle tasse” aumenta!

A questo punto (siamo arrivati alla fine) è possibile che le tariffe applicate dai tributaristi vadano a compensare, o quasi, i benefici fiscali che il contribuente avrebbe inserendo le detrazioni previste per legge. Morale?

MOLTI ITALIANI PAGHERANNO IL 730 PER L’IMPORTO PRECOMPILATO DALL’AGENZIA DELLE ENTRATE RINUNCIANDO ALLE DETRAZIONI FISCALI ALLE QUALI AVREBBERO DIRITTO PER LEGGE.

Oltretutto, questo comportamento, azzera totalmente il rischio di una ispezione fiscale da parte della Guardia di Finanza.

Conclusione?

Aumenta la pressione fiscale, senza che vengano introdotte nuove tasse o inasprite quelle esistenti.

Finale.

Sì, mi direte, però, caro Marcotti, gli italiani non sono stupidi, quando si scoprirà che la pressione fiscale è aumentata Renzi non potrà più nascondersi dietro ad un dito, dovrà ammettere che lui non ha diminuito le tasse, come continua a sbandierare, ma anzi, le ha aumentate!

Poveri ingenui.

Gli italiani, sotto questo punto di vista, fanno perfino tenerezza.

Renzi, in quel momento, commentando il dato sulle maggiori entrate dirà: “Straordinario successo nella lotta all’evasione fiscale”!

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro