Il papà di Renzi a Piero Pelù: “Spara merda sulla mia famiglia”

Il papà di Renzi a Piero Pelù: “Spara merda sulla mia famiglia”

I toscani, si sa, sono persone molto schiette, non amano giri di parole e non guardano troppo alla forma, per cui non c’è molto da stupirsi che il papà (forse visto che siamo in Toscana sarebbe meglio dire babbo) del nostro Premier Matteo Renzi abbia risposto con quel tono a Piero Pelù.

Che Tiziano Renzi avesse un temperamento sanguigno era noto, certo che dal papà del nostro Presidente del Consiglio, perlomeno per la carica che ricopre il figlio, ci si potrebbe attendere un comportamento, e soprattutto un linguaggio un po’ meno volgare.

Oltretutto Tiziano Renzi ha avuto una lunga militanza all’interno della Democrazia Cristiana nelle cui fila ha anche rivestito il ruolo di Consigliere comunale del paese d’origine, ed ha voluto, per il figlio Matteo, un’educazione cattolica e scoutistica.

Ed in più, come noto, Tiziano Renzi è titolare della società di marketing che coordina il servizio di vendita del quotidiano La Nazione, per cui dovrebbe perlomeno conoscere le regole della buona comunicazione.

Ma cosa aveva detto Piero Pelù per far scatenare una reazione così, verbalmente, violenta?

Beh in interviste diverse ha affermato senza mezzi termini che il papà del nostro Presidente del Consiglio è un capo della massoneria toscana, tanto per non ricevere le ire di Renzi padre riporto il virgolettati del cantante fiorentino tratti da due noti quotidiani “Sappiamo altrettanto bene quanto il padre di Renzi sia uno dei grandi capi della massoneria toscana” (Stampa). “Il padre del premier è un noto massone, inserito bene nel tessuto toscano, ha in mano molta informazione” (Fatto).

Nella piccata risposta pubblicata sulla propria pagina Facebook Tiziano Renzi non ha smentito l’appartenenza alla massoneria, ma ha precisato di non aver mai conosciuto il cantante che “spara merda sulla mia famiglia”.

Pensiamo e speriamo che la polemica si fermi qui, nel nostro Paese sono tali e tanti i problemi reali che le beghe familiari di un Premier, che per il momento non ha dato prova di muoversi nella giusta direzione, dovrebbero lasciar posto a ben altre argomentazioni.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro