La Corea del Nord lancia missili … e Wall Street festeggia

La Corea del Nord lancia missili … e Wall Street festeggia

Ancora una seduta euforica per la Borsa americana che, giorno dopo giorno, continua a polverizzare ogni precedente record storico. Anziché la Piazza borsistica più liquida del mondo, Wall Street sembra il luogo nel quale si scambiano le azioni di un Paese emergente in piena bolla speculativa.

Guardate il grafico dell’ultima seduta dell’indice Dow Jones, non vi sembra inquietante? Stiamo infatti parlando del Dow Jones quindi dell’indice che racchiude trenta titoli ognuno dei quali è pressoché leader mondiale nel proprio settore di appartenenza.

 

 

Ed ora guardate il grafico dello stesso indice negli ultimi dieci anni.

 

 

Ciò che dovrebbe preoccupare gli investitori, infatti, è che la crescita dei principali indici statunitensi continua ininterrottamente da quasi nove anni ed nell’ultimo anno anziché rallentare si è rinvigorita.

Il motivo è chiaro. Se i Bot a sei mesi, cioè i titoli del debito pubblico di uno Stato in fase di pre-fallimento, come l’Italia, emessi OGGI incorporano un rendimento NEGATIVO dello 0,436% cioè, in altre parole, se a nove anni dall’inizio della crisi abbiamo ancora bisogno di una Banca Centrale che immetta decine miliardi di euro al mese per sostenere l’economia, se le aziende vedono come un dramma epocale la possibilità che i tassi vengano aumentati di mezzo punto percentuale dopo che da anni, ormai, sono stati azzerati … significa che l’economia nel suo complesso è in uno stato di debolezza estrema e la Banca Centrale ha finito per cadere in una trappola che essa stessa si è costruita.

Dato che non si trova una via d’uscita la crisi finisce per avvitarsi su se stessa, nessuno vuol trovarsi col cerino in mano e quindi tutti rinviano il momento della “resa dei conti”, ma peggiorando di fatto la situazione.

Quindi a qualcuno il petardo scoppierà in mano?

NO!

Perché non sarà un petardo, ma un ordigno nucleare, quindi nessuno rimarrà indenne.

Per il momento qualcuno pensa che, come accadde per la seconda guerra mondiale, il suolo degli Stati Uniti rimarrà intatto, quindi Wall Street viene visto come un “rifugio”. Purtroppo, però, non è così, la famosa terza guerra mondiale, come disse Papa Bergoglio già tre anni fa: “è già iniziata”, e, mi sembra si possa aggiungere … non risparmierà nessuno.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro