Marco Travaglio è un maschilista misogino?

Marco Travaglio è un maschilista misogino?

E’ passata sotto silenzio una “battuta infelice”, chiamiamola così, che Marco Travaglio, il Direttore de Il Fatto Quotidiano, aveva rivolto alcuni giorni fa nei confronti del Ministro per le Riforme Costituzionali ed i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi.

Ecco in breve i fatti.

La Boschi, intervenendo alla serata che concludeva una settimana di eventi denominata “Women for Expo”, aveva detto: “ Quella della piena parità di diritti tra uomo e donna è un orizzonte verso cui camminiamo. Spero un giorno di avere un figlio maschio per insegnargli a rispettare le donne”.

Il caustico giornalista, nella rubrica che tiene settimanalmente sul quotidiano che dirige, in cui commenta frasi di politici e vip, aveva chiosato: “Decisamente più difficile sarà spiegare al pupo come fu che mamma divenne ministro”.

Come la vogliamo definire? Una scivolata?

Perdonate la ripetitività, ma davvero mi viene spontaneo ribadire: cosa sarebbe accaduto se questa “battuta” fosse stata pronunciata da Berlusconi?

Quali termini sarebbe stati utilizzati dalla stampa italiana?

Maschilista?

Misogino?

Debbo solo complimentarmi con la Boschi che, a quanto mi risulta, ha ignorato l’odioso commento, impedendo così a Travaglio di poter “correggere” l’infelice uscita in una ipotetica diatriba. Al giornalista “di sinistra” è rimasta così … solo la brutta figura.

Sia ben chiaro, una “scivolata” può capitare a tutti, non è invece ammissibile che vengano stigmatizzate, e con durezza, solo quelle uscite infelici che provengono da una certa area politica.

La nostra stampa nazionale, infatti, sempre imparziale, anziché bollare come “volgare” il commento di Travaglio, ha preferito usare il termine molto più edulcorato di “pungente”, confermando così di avere ancora ampi margini di miglioramento per quanto riguarda l’obiettività.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro